In Sardegna

Lui pestato a sangue, per lei una bomba nel b&b di Villasimius: violenza intorno a Sergio Cardia

L'INDAGINE. Lui, Sergio Cardia, ex vicesindaco di Sestu e presidente dell'Agci, pestato a sangue da uno sconosciuto. Lei, Maria Fedela Meloni, è la compagna: qualcuno stanotte ha fatto esplodere una bomba nel suo B&B di Villasimius. C'è un filo rosso di violenza tra gli episodi? Su questo lavorano gli inquirenti. E questo teme anche Cardia: "Viviamo nel terrore".

Bomba-BB-Villasimius

LA RICOSTRUZIONE. Tantissima paura ma, per fortuna, nessuno dei nove ospiti è rimasto ferito. Poteva avere conseguenze ben più gravi l'esplosione di una bomba artigianale (QUI L'ARTICOLO) che intorno alle 2.15 di questa notte è esplosa nella veranda di un bed and breakfast di Villasimius, "Is Axrollixeddas", di proprietà di Maria Fedela Meloni, 62 anni. Ma è forte la sensazione che la mano dietro l'attentato sia la stessa che nelle settimane precedenti ha ordinato prima l'incendio dell'auto della Meloni, parcheggiata di fronte al b&b e, ancor prima, il pestaggio di Sergio Cardia, compagno della donna e presidente regionale dell'Agci (Associazione generale cooperative italiane), vittima di un brutale pestaggio – apparentemente senza motivo – nello scorso mese di maggio da un giovane armato di tirapugni. L'ordigno, di tipo chiamato in gergo tecnico "pipe bomb", ossia un pezzo di tubo chiuso alle estremità con chiodi e bulloni al suo interno, era di medio-alto potenziale e ha provocato grossi danni in una sala della struttura, con lo sfondamento di una vetrata. Solo per una fortunata circostanza nessuno dei nove ospiti presenti si trovava nella zona colpita, altrimenti le conseguenze sarebbero state tragiche. Sul posto i Carabinieri della compagnia di San Vito, coordinati dal capitano Stefano Colantonio, insieme agli artificieri del Comando di Cagliari e ai Vigili del fuoco, che hanno evacuato gli ospiti (tutti illesi) prima di mettere in sicurezza la zona e avviare le prime indagini sull'accaduto.

L'intervista a Sergio Cardia subito dopo il pestaggio di maggio

LA PAURA. "Viviamo nel terrore che questo crescendo di violenza non si fermi più", ha detto un notevolmente scosso Cardia. "A questo punto abbiamo paura per le nostre vite, perché chi ha agito sapeva bene che in casa ci fossero la mia compagna e i turisti: hanno colpito per fare male", l'analisi a caldo dell'ex vicesindaco di Sestu. Lo scorso 11 maggio Cardia fu vittima di un'aggressione, avvenuta di fronte alla sede dell'Agci, in viale Monastir a Cagliari, mentre l'uomo si apprestava a tornare a casa per pranzo. Il mese scorso, infine, l'incendio (di matrice chiaramente dolosa) dell'auto della donna, bruciata proprio davanti all'entrata del bed and breakfast. Un pericoloso filo rosso su cui certamente le forze dell'ordine incaricate delle indagini – la Digos per l'aggressione, i carabinieri di San Vito per gli altri due fatti – vorranno vederci chiaro, per fermare questa spirale di violenza.