Comuni

Cagliari, il comitato no rumore: "Truzzu come Zedda, non ci ascolta"

Marras

 

 

CAGLIARI. Truzzu? Come Zedda. Almeno per Enrico Marras, presidente del comitato "Rumore No Grazie" che riunisce i residenti del centro storico esasperati dalla presenza di locali e tavolini dei locali considerati responsabili di "centinaia di persone malate croniche da inquinamento acustico". L'attuale sindaco, come il suo predecessore, non risponde a sollecitazioni e diffide. E Marras, per l'ennesima volta, accende un computer per scrivere un comunicato stampa. Eccolo. 

Abbiamo sperato che il peggio fosse alle spalle ma in materia di inquinamento acustico ambientale, di dolorose sofferenze inflitte ai residenti, di deterioramento dell’ecosistema urbano si registra una deprimente continuità tra il governo civico in carica e quelli che l’hanno preceduto. Almeno sino ad oggi. Sembra di assistere a un film già visto, lungo otto anni. Otto sono stati gli anni di attesa per incontrare il Sindaco Zedda e i suoi Assessori e Assessore [Italiani brava gente!], decine le richieste e le sollecitazioni. Tutto è stato vano. Il duro responso della città del 2019 è stato il prezzo politico pagato per l’estraneità ai disagi, reali e quotidiani, dei cittadini. E per l’incapacità di ascoltare con umiltà e di capire.

Il Sindaco Zedda non rispose alla “Diffida ad adempiere” e finì male.

Ora è il turno del Sindaco Truzzu, non sono trascorsi otto anni ma un anno sì. Se vi sembra poco! Lettera con “richiesta d’incontro urgente”, sollecitazioni successive, organico documento di proposte per avviare un dialogo costruttivo: a nulla sono serviti! Neanche un sussulto per dire: “ho preso atto”. Silenzio (finalmente!), lassù nei piani alti del Palazzo ma non nelle camere da letto dei bambini.

Anche oggi, come ieri, non è solo il Sindaco Truzzu che chiude le porte alle istanze di persone ferite da anni in ambienti di vita che dovrebbero essere protetti e rispettati. No! Sulla stessa trincea si sono attestati anche tutti gli Assessori che interagiscono con le problematiche dell’inquinamento acustico ambientale. Non un riscontro alle missive regolarmente recapitate.

Ora anche Truzzu, come fece Zedda, ignora la “Diffida ad adempiere” esponendo pericolosamente l’Amministrazione civica al giudizio dei Tribunali e al rischio di onerosi risarcimenti ai cittadini. Che potrebbero anche essere tanti.

Una serie di fatti, come si riscontra, che incredibilmente e perfettamente si sovrappongono, nella loro negatività, pur con governi civici del tutto opposti sul piano della cultura politica.

Il Sindaco Truzzu lo abbiamo incontrato, come gli altri candidati, durante la campagna elettorale e di fronte al pacchetto di organiche proposte del Comitato “Rumore no Grazie” manifestò il suo impegno a tutelare i cittadini da un fenomeno, quello dell’inquinamento acustico, causa di malattie gravi e invalidanti e financo di morti premature. A quell’impegno, che gli procurò anche consenso elettorale, richiamiamo il Sindaco della città per la dignità della politica, per la sua dignità e per non far degradare ulteriormente la fiducia dei cittadini che alla classe politica di fiducia ne concedono sempre meno.

I cittadini non possono più attendere, soprattutto i più deboli, decisioni come: l’applicazione del Piano Acustico Comunale, ibernato negli Uffici; l’adozione del Piano di Risanamento Acustico, atteso dal 2013; l’assunzione di Ordinanze contingibili ed urgenti per contrastare l’inquinamento; l’installazione di centraline fonometriche nei quartieri in criticità acustica per monitorare il territorio.

Inadempienze che possono riportare a responsabilità amministrative, civili e penali. Oltre che politiche. Non è tedioso ricordare che il Comune di Cagliari é già stato condannato nel 2015 dal Tribunale Amministrativo Regionale per disastro ambientale da rumore (Sentenza mai applicata! Che vincola anche Truzzu.) e che gli Uffici dell’Assessorato Regionale dell’Ambiente hanno riconosciuto lo stato di “emergenza sanitaria” dei Quartieri di Marina e Stampace (9 settembre 2016). Tutto ciò non è bastato a scuotere dal torpore politico e dal nichilismo i responsabili dell’Amministrazione civica di ieri e di oggi.

Dopo dieci anni, siamo al punto di partenza ma con centinaia di persone malate croniche da inquinamento acustico e con la città impoverita di quanti l’hanno abbandonata spesso con le lacrime agli occhi.

Non abbiamo bisogno di altre delusioni, il Sindaco Truzzu agisca con tempestività e determinazione. Coinvolga i cittadini. Il Comune è in grave ritardo. La responsabilità non è più solo dei Governi civici bocciati dagli elettori ma ormai anche del Governo in carica in città. Una responsabilità che si amplia a dismisura tutti i giorni nella misura in cui si amplia l’inquinamento acustico portato persino nel sagrato della Chiesa del Santo Sepolcro. Un’ indecenza che fa venire in mente le parole del frate domenicano Tommaso Campanella:” Cristo se torni sulla terra armato vieni”