Culture

Cagliari, al Teatro Camera ritorna la Fabbrica illuminata

Lattrice-Manuela-Perria

CAGLIARI. Al via a Cagliari Teatro da Camera. Sabato 26 e domenica 27 marzo torna la mini rassegna teatrale de La Fabbrica Illuminata: quattro spettacoli fino al 19 giugno che, per l’edizione 2022 ospitata tra la Sala Eleonora d’Arborea del polo bibliotecario F35 (in via Falzarego) e la Fondazione Siotto (in via San Giovanni), aprono una finestra sull’universo femminile, sulla questione armena e sulla drammaturgia beckettiana.

Si comincia sabato 26 alle 20.30 e domenica 27 marzo alle 19 nella Sala Eleonora D’Arborea con Storie da ridere, una carrellata di brevi monologhi e sketch di Stefano Benni, Paola Cortellesi, Neri Marcorè, Franca Valeri, a cura di Elena Pau, interpretati dall’attrice Manuela Perria. Si riderà davanti ad una giovane donna che ripercorre con ironia pungente e intelligente comicità, storie di vita tutte al femminile. Lo spettacolo è portatore di uno degli obiettivi fondanti de La Fabbrica Illuminata”, ovvero l’attenzione per la formazione e valorizzazione di giovani artisti.

Ci si sposta nella Sala dei Ritratti Fondazione Siotto, , per il secondo titolo in cartellone il 24 aprile alle 19: La bastarda di Istanbul , un reading con la voce recitante di Anna-Lou Toudjian e Irma Toudjian al pianoforte, tratto dall’omonimo romanzo di Elif Şhafak. 

Nel suo libro, la scrittrice turca racconta l’amicizia tra Armanoush, giovane armena americana, e Asya, una giovane turca nata fuori dal matrimonio (la “bastarda”, appunto), affrontando un tema ancora scottante: quel buco nero nella coscienza del suo Paese che è la questione armena. L’evento è una collaborazione de La Fabbrica Illuminata con la Fondazione Siotto.

Si ritorna nella Sala Eleonora d’Arborea per i successivi due appuntamenti. Il 28 maggio (alle 20.30) e 29 maggio (alle 19) va in scena Memoria di una ciciona, un esilarante monologo comico scritto e interpretato dall’attrice ligure Simonetta Guarino. Il testo invita a riflettere sugli stereotipi di genere che fanno troppo spesso del corpo della donna un bersaglio facile di giudizi e attenzioni più o meno lecite.

Le battute finali di Teatro da camera sono, il 18 giugno alle 21e il 19 giugno alle 20.30, con un originale allestimento, con la regia di Monica Zuncheddu, del dramma di Samuel Beckett Dondolo in tre diverse lingue: Inglese-Italiano-Sardo. In scena Daniela Musiu nella versione in lingua sarda, Monica Zuncheddu in quella italiana e Giovanna Zappu in lingua inglese, per portare in primo piano la lingua universale che caratterizza il teatro di Beckett, dove ritmo, suoni e ripetizioni anticipano il significato stesso della parola, creando sensazioni capaci di catturare il senso più profondo dell’opera in modo immediato e tangibile proprio come accade con la musica.