Culture

“Vien di notte”, la Sardegna horror anni ‘50 di Mirko Zaru 

 

 

CAGLIARI. Con un salto nel tempo e nello spazio “Vien di notte” trasporta lo spettatore in un paese della Sardegna degli anni ‘50. Il nuovo film di Mirko Zaru, presto nelle sale cinematografiche dell’Isola e della penisola, racconta attraverso le storie e leggende popolari, tramandate da padre e figlio, le paure, i sogni (o gli incubi) di ognuno. Il sottotitolo infatti è "Riuscirai ancora a dormire?".

L’horror, il thriller e il paranormale sembrano così essere i generi prediletti per il regista oristanese, se si considera anche il suo precedente lavoro “The slide projector”, web serie che ha fatto il giro dei festival di tutto il mondo, anche se afferma di non volersi mettere dei paletti. Da un’idea iniziale di Marco Urru, sviluppata poi da Zaru e da una produzione della Monti Prama Films, “Vien di notte” è stato girato interamente nei territori di Villaurbana, Bauladu e Milis con un cast formato da attori professionisti e alle prime armi: Manuela Serra, Giuseppe Garippa, Luca Solinas, Christian Loddo, Marco Urru, Giovanni Iembo, Filippo Murgia, Asia Bilancetta, Andrea Arru, Dianne Danger Torres, Carmen Corona, Fausto Atzei, Orietta Ortu, Vincenza Mereu. Le grafiche sono state realizzate in collaborazione con Tina Manconi dell’associazione culturale Post It.

La trama: nel 1953, in un paesino della Sardegna una giovane donna, Maria Corrias, accudisce il fratello paralitico costretto su una sedia a rotelle. Questa sua condizione sembra non avere un apparente motivo. Jonathan Marshall, giornalista londinese del The Times, e Simon Gallanger, il suo inseparabile fotografo e amico, stanno indagando su una serie di misteriosi casi analoghi a quello di Maria con scarsi risultati. Entrati in contatto con la ragazza, si trovano coinvolti in una vicenda sanguinosa, ricca di misteri, complotti e fenomeni paranormali.