MACOMER. Quasi 670 chili di marijuana, 15 e mezzo di polline di cannabis e 2.400 piante già essiccate: sono i numeri del sequestro effettuato dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Macomer insieme ai colleghi delle Stazioni di Suni, Bosa e Montresta nell'ambito di un'operazione antidroga che ha portato a cinque misure cautelari (un arrestato in carcere, due ai domiciliari e due obblighi di firma) nei confronti di un gruppo dedito alla produzione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish nell’ambito del territorio della “Planargia”.
Durante le indagini sono stati sequestrati anche due capannoni industriali di 2.200 metri quadri. Nella perquisizione era stata scoperta una intercapedine ricavata in una stanza il cui accesso era protetto da una botola ben nascosta, utilizzata per la coltivazione indoor dello stupefacente. Inoltre, i silos della vecchia distilleria a cui era adibita quell’area industriale erano stati riutilizzati per stoccare e occultare le infiorescenze già lavorate e pronte alla commercializzazione.
La coltivazione di canapa sativa, per gli inquirenti, era un paravento per produrre droga: le analisi della cannabis hanno stabilito che in alcuni campioni la percentuale di thc è compresa tra l’11 e il 20 %, ben oltre quello il limite consentito per la produzione industriale (inferiore allo 0,2 %). Si può calcolare che lo stupefacente sul mercato illegale avrebbe potuto fruttare circa 8 milioni di euro.