CAGLIARI. Prima le scritte. Poi la molotov, le bombe di vernice rossa e i fumogeni. È stata un'escalation quella degli attacchi contro il comando dell'Esercito in via Torino a Cagliari, nel quartiere della Marina.
L'ultimo episodio nella notte appena trascorsa. Ignoti hanno scagliato una bottiglia incendiaria contro la parete esterna dell'edificio che ospita i vertici militari: una parabola sotto le bandiere tricolore e dell'Europa, conclusa contro il muro.
Intanto sono stati lanciati anche palloncini pieni di tinta, che questa mattina era ancora fresca. Il rosso sangue imbrattava il portone, la pavimentazione di marmo e la facciata. A guardare la traiettoria degli schizzi, sembra che il lancio sia stato effettuato da un punto appena davanti a via San Salvatore da Horta. Sulla scalinata sono stati piazzati anche due fumogeni.
Un attacco organizzato, quindi, sul quale sta indagando la Digos, che sta vagliando le immagini delle numerose telecamere della zona, come quelle della sede della Fondazione di Sardegna.
Gli inquirenti erano già al lavoro. Perché due giorni fa nello stesso posto erano comparse delle scritte. Una sempre sulla facciata del comando: "Fuori dalla Nato-Fuori dalla guerra", si leggeva. E, di fronte, altro spray per dire: "Via i militari". Quest'ultima è ancora lì. La prima era stata cancellata. Ma ora è necessario intervenire per rimuovere la vernice e l'ampio alone nero lasciato dalla molotov.
Gli episodi si inseriscono nel clima di polemica innescato dalle esercitazioni, organizzate dalla Marina, nel mare di Sardegna fino al 27 maggio: navi e truppe di Paesi Nato hanno operato e continueranno a farlo durante la Mare aperto 2022. Manovre militari che hanno coinvolto anche la portaerei Truman degli Stati Uniti d'America.
Ieri una manifestazione organizzata dai sindacati di base è partita proprio da via Torino. Per domani ne è stata convocata una più grande, a Sant'Anna Arresi.
Sul lancio di bottiglie incendiarie interviene il presidente del consiglio regionale, Michele Pais, che parla di atto offensivo e violento: “Manifestare il proprio disagio con atti del genere è vile, antidemocratico e inutile. Le Forze Armate sono una risorsa inestimabile per la nostra terra. La loro azione, anche di prevenzione e di salvaguardia del territorio, è preziosa”.