CAGLIARI. “Sono stato osteggiato, hanno provato a sottovalutarmi, a lasciarmi a pascolare, non mi sono mai sentito solo come in questi dieci anni. Cagliari capitale della Cultura ? Il progetto faceva schifo. Nuoro pure. La città sta precipitando nel nulla, i regolamenti fanno ridere. Sono dovuto andare quasi da uno strozzino per questo festival. Da oggi controllerò tutto, ogni delibera”. Saverio Gaeta, direttore artistico e fondatore del festival letterario Leggendo Metropolitano, mentre annuncia la chiusura dell’appuntamento arrivato alla sua decima edizione, è un fiume in piena, non risparmia nessuno. A partire dalla politica. L'apice di questi dieci anni è stato l'arrivo del premio Nobel israeliani Amos Oz. "Ma per quella presenza- ha detto- abbiamo preso anche molti ceffoni. Assediati dalla polizia perché qualcuno sul web aveva scritto che Amos Oz non sarebbe andato via vivo, con le macchina di Leggendo Metropolitano tutte rigate. Senza di me questa città non ha proposto nulla in dieci anni. La proposta culturale degli ultimi cinque anni è imbarazzante, non mi interessa più il certame”.