CAGLIARI. "Mi dispiace constatare che invece che operare nel percorso della valorizzazione del patrimonio pubblico ci si impegna nell'opera della "svendita" a prezzi di saldi allo straniero, dimostrando ancora una volta l'incapacità di accogliere le richieste di valorizzazione che vengono dal territorio". È la posizione della deputata cagliaritana del Movimento 5 Stelle Emanuela Corda rispetto alla notizia delle trattative fra Regione e holding cinese Fosun per la cessione di immobili tra Cagliari e il nord della Sardegna: sul tavolo, tra i tanti gioielli, ci sono la caserma di Burgos e la caserma Ederle a Calamosca.
Il servizio sul dossier con i beni da cedere consegnato ai cinesi del fondo Fosun
Il governatore Francesco Pigliaru ha discusso con i rappresentanti del fondo cinese, che si sono dimostrati molto interessati ai beni. La Corda è critica: "E’ l’ennesimo passo indietro, considerato che si dovrebbero invece mettere in campo tutte quelle condizioni per avviare quel processo di autodeterminazione che permetterebbe a quest’Isola di affermarsi finalmente con tutta la sua identità, tutta la sua ricchezza, tutta la sua bellezza. Soprattutto nel turismo, settore che continua ad essere affidato ad altri esterni, a discapito delle risorse locali".
Una bordata arriva anche dal responsabile della comunicazione di Forza Italia in Sardegna, Alessandro Serra, che definisce Pigliaru come una sorta di uomo da agenzia immobiliare: "Non vorrei distrarre il professor Pigliaru dal suo nuovo ruolo di agente Tecnocasa, ma la caserma Ederle è un bene pubblico. In passato abbiamo visto i voli in elicottero di un altro presidente di centro-sinistra, abbiamo sentito un ministro proporne altri (rifiutati con sdegno) e ora assistiamo a questo triste spettacolo istituzionale di un presidente della Regione ridotto a "personal shopper". Attrarre investimenti è giusto ma per i beni pubblici esistono delle regole ben precise, uguali per tutti".