Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. Sabato sera è arrivata a tutte le Asl e alle Aou di Cagliari e Sassari, al Brotzu e all'Areus la comunicazione del dg dell’assessorato regionale in cui si dichiarano "cessati gli incarichi dei commissari straordinari delle aziende del servizio sanitario". Una conseguenza della sentenza della Corte costituzionale che pochi giorni fa aveva dichiarato illegittima la legge sui commissariamenti. Ma nel documento si richiede alle aziende "di garantire l'attivazione dei meccanismi di supplenza tramite gli stessi direttore amministrativo o direttore sanitario".
È qui che si è scatenata la polemica dell’opposizione che ricorda che la Consulta aveva bocciato anche il sistema di nomina dei nuovi direttori. “Un vuoto di potere senza precedenti”, attacca il deputato sardo di Forza Italia e presidente della commissione affari sociali e salute Ugo Cappellacci.
"La volontà di andare avanti nella nomina dei direttori generali della Asl, nonostante la recente pronuncia della Corte costituzionale, rappresenta l'ennesima puntata dello scontro che la presidente Todde ha ingaggiato nei confronti della Magistratura", dice Corrado Meloni, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato le notizie che arrivano da viale Trento, "Invece delle opportune comunicazioni dalla Presidente-Assessore alla Commissione Sanità, sulla grave situazione di incertezza, è arrivata la decisione di proseguire nella spartizione delle poltrone, facendosi beffa, irresponsabilmente, dei giudici costituzionali".
"Proseguire su questa strada non sarebbe solo un errore tecnico, ma un atto politico deliberato esclusivamente per favorire la spartizione. La sanità sarda precipiterebbe in un caos senza ritorno con ricorsi milionari e atti annullati che peseranno sulle tasche e sulla salute dei sardi".
"Ormai appare evidente quale sia l'obiettivo recondito: distruggere la sanità pubblica. E se prima si potevano scaricare le colpe del disastro politico-amministrativo, scaturito dalla riformina, sull'ex assessore Bartolazzi, ora che ha assunto personalmente l'interim, le responsabilità sono totalmente della presidente Todde. Smetta i panni della finta ingenua, avvii subito una gestione trasparente e rispettosa delle norme costituzionali. La sanità sarda non può tollerare esperimenti fallimentari che mettono a rischio il diritto alla salute dei cittadini garantito dalla Costituzione", ha concluso l'esponente di Fratelli d'Italia.














