Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. "Manda una mail alla giunta regionale sarda e ai leader di partito perché diano immediatamente parere negativo alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale Ex-Post, basta un click e modificare il tuo nome alla fine della mail".
Questo il messaggio che compare a chi decide di aderire all'iniziativa di mail bombing (una raffica di mail da più persone) di Global movement to Gaza. Una nuova protesta, dopo quelle degli scorsi giorni, all'indomani della decisione del Tar Sardegna a proposito dell'ampliamento della Rwm Italia di Domusnovas e della procedura di impatto ambientale: il tribunale amministrativo regionale ha dato due mesi alla Regione per decidere sulla questione, pena la nomina di un commissario.
Il testo della mail, che viene automaticamente generato se si decide di seguire i link disponibili, recita:
"Onorevole Presidente Alessandra Todde,
Onorevoli componenti della Giunta Regionale Sarda,
Onorevoli consiglieri regionali,
Onorevole Giuseppe Conte,
Onorevole Elly Schlein,
I prossimi giorni sono fondamentali per la regione Sardegna, in quanto essa dovrà finalmente pronunciarsi sull’abominio giuridico della VIA ex-post per la sede di Domusnovas di RWM Italia Spa.
Siamo certi che tra i capisaldi della vostra azione politica vi siano i valori di:
Tutela dell’ambiente;
Tutela della legalità;
Pacifismo.
Il caso RWM racchiude quanto più di contrario vi sia a questi valori fondamentali.
Ve lo diciamo in modo diretto: non siate ipocriti. Non esiste altra strada che un parere negativo alla VIA ex-post. Non usate mezzi burocratici, non lasciate la decisione ad altri tramite il commissariamento, non pronunciatevi a favore della VIA con dei “ma” come contentino per i pacifisti e gli ambientalisti, perché non ci accontenteremo. Tutti gli occhi della Sardegna ma anche dell’Italia vi osservano su questo caso.
Chiediamo un secco no, per il futuro della Sardegna, dell’Italia e anche della Palestina. Abbiamo necessità di azioni a tutela degli interessi della nostra terra già fin troppo martoriata da scelte politiche nazionali e internazionali".