CAGLIARI. “Ho assistito un po’ da lontano perché ho avuto paura. Le urla erano molto forti”. A parlare è Maria Antonietta Goddi, del negozio Durke, una delle testimoni della rissa avvenuta sabato scorso nel quartiere della Marina a Cagliari che si è conclusa con un accoltellamento. Un quindicenne ha ferito con un coltello da cucina un altro minorenne. Per l’aggressore è scattato l’arresto per tentato omicidio ed è stato portato al carcere minorile di Quartucciu, la vittima, invece, è stata trasportata all’ospedale Brotzu, dove si trova in prognosi riservata, ma fuori pericolo di vita. Si tratta dell’ennesimo episodio di violenza tra giovanissimi. Una violenza dilagante che continua a spaventare residenti e commercianti del quartiere storico. “Abbiamo chiamato subito l’ambulanza perché abbiamo visto questo ragazzo per terra, basterebbe un po’ più di controllo in questo quartiere, soprattutto il fine settimana, il venerdì e il sabato – spiega Goddi – sono molti i ragazzini che circolano e sembrano un po’ fuori controllo, poi bevono tantissimo e questo naturalmente contribuisce a creare confusione”.
Nonostante il dialogo tra il sindaco Massimo Zedda e il prefetto Giuseppe Castaldo in questi mesi, dal Comune fanno sapere che che ci saranno nuovi incontri per attenzionare la situazione e che continuerà il dialogo con il distretto sociosanitario di Cagliari. “Ci saranno sicuramente nuovi incontri rispetto proprio ad alcune criticità e stiamo mandando una nota affinché ci sia un lavoro interistituzionale e di squadra. Questo verrà fatto anche con il coinvolgimento dei comitati e dei tanti residenti della Marina che segnalano quotidianamente le criticità e le paure che affrontano”, fa sapere l’assessora comunale al Benessere Cittadino Anna Puddu.