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CAGLIARI. “La conferma che i dazi Usa investiranno le produzioni agroalimentari del Made in Italy al 15% non è certamente una buona notizia e lo è ancora meno perché a pagarne le conseguenze saranno anche le produzioni di eccellenza isolane, tra vinicolo e soprattutto caseario del Pecorino Romano. Una serie di comparti che, nel complesso, hanno in Sardegna un giro d’affari verso gli Stati uniti di circa 200milioni di euro”. Il presidente di Confagricoltura Sardegna, Stefano Taras, non nascondere la preoccupazione per le notizie diffuse dal presidente nazionale di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, sulla prima chiusura di accordo economico tra Washington e Bruxelles.
“Pecorino romano e vino regionale – ha detto Taras – sono comunque dei comparti solidi che, negli ultimi anni, sono riusciti a portare a casa e a consolidare posizioni di mercato importanti in nord America e che hanno tutte le energie necessarie per affrontare emergenze come quella dei nuovi dazi. Certo è che dobbiamo lavorare, tra i portatori di interesse privati e istituzionali, affinché non si alimentino timori e speculazioni capaci di rendere questo passaggio ancora più gravoso e pericoloso. Allo stesso tempo, come spesso accade nelle trattative commerciali, tutte le possibilità di nuove rinegoziazioni sono aperte. Ed è qui che il governo insistiamo che intervenga per tutelare le nostre economie in sede UE”.