Seguici anche sul nostro canale Whatsapp
CAGLIARI. "La prima vera conseguenza dell’impossibilità di produrre carni bovine sarà l’autonomia di massimo 3 mesi di carni sarde, dovuta al blocco delle movimentazioni a tempo indefinito e all'impossibilità di portare all'ingrasso nuovi vitelli". Lo denuncia il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Sardegna Gianluigi Rubiu, all'indomani del tavolo tra la presidente della Regione, gli assessori coinvolti e i vertici delle associazioni di categoria per discutere delle misure urgenti per contrastare la diffusione della dermatite bovina in Sardegna.
Continuano in particolare le polemiche sui vaccini: "La Sardegna non può diventare un laboratorio per sperimentazioni vaccinali non validate o ancora in fase di test", contesta Rubiu, "È doveroso garantire la massima trasparenza e sicurezza nelle campagne vaccinali, evitando di trasformare la nostra terra in un campo di prova. Occorre cambiare approccio nella gestione degli abbattimenti. Ricorrere in modo massiccio e incondizionato all’eliminazione di intere mandrie è un errore che non possiamo permetterci". Il consigliere poi propone di valutare "soluzioni più mirate, come l’utilizzo dei test PCR che rileva la presenza di agenti patogeni come il virus, che con un costo medio di 30-40 euro a capo permetterebbero di individuare con precisione i soggetti realmente infetti e isolare quelli sani, evitando inutili abbattimenti".