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CAGLIARI. Un edificio ecosostenibile per ridurre al minimo l’impatto ambientale e che consentirà una maggiore efficienza operativa. Questa mattina all’aeroporto di Elmas è stato presentato il progetto di ampliamento dello scalo cagliaritano che prevede una nuova caserma del distaccamento dei vigili del fuoco.
La struttura, che sorgerà al posto della vecchia caserma dei carabinieri elicotteristi, avrà una superficie totale di 16mila mq e sarà dotata, oltre che degli alloggi per il personale, di una pista d’atterraggio per gli elicotteri e di uno spazio dedicato ai canadair, con l’obiettivo di aumentare il numero di questi ultimi. Su quest'ultimo punto, anche di recente, erano spuntate polemiche politiche di chi denunciava la carenza di mezzi aerei contro l'emergenza incendi.
All’interno della nuova struttura sarà presente anche una sala operativa che si affaccerà direttamente sulla pista di atterraggio. Non c'è ancora una data ufficiale, ma l’inizio dei lavori, secondo il cronoprogramma, è fissato per il 2028.
“Stiamo rivedendo la strategia complessiva nazionale. Il fatto che venga messa a disposizione una sede funzionale che guarda al futuro apre alla possibilità di veder aumentare le basi aeree in Sardegna”, ha detto il sottosegretario al ministero dell’interno Emanuele Prisco.
“È prevista anche, in termini di classificazione, una riqualificazione dell’aeroporto in grado di ospitare parte della nostra flotta aerea”, spiega il capo del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco Eros Mannino.
Tra gli obiettivi principali del nuovo progetto c’è anche quello di incrementare il numero del personale messo a disposizione, rispetto a quello attuale. "Un’operazione resa possibile grazie anche al principio costituzionale dell’insularità e che consentirà di potenziare il sistema antincendi della Regione. “Stiamo immaginando un a strategia di prevenzione con una presenza capillare, soprattutto in estate, del personale”, spiega Prisco.
“Siamo sempre preparati, non sottovalutiamo mai il rischio incendi in Sardegna - continua Mannino – Entro fine anno ci sarà un rientro di personale sardo nell’Isola e questa per noi è una cosa essenziale perché crea degli equilibri lavorativi”.