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CAGLIARI. Il Tar ha confermato le gravi violazioni a danno dei consumatori attuate da Abbanoa all’indomani dell’introduzione delle norme sulla prescrizione biennale delle bollette. Lo afferma Adiconsum Sardegna che esprime soddisfazione per la sentenza del Tar Lazio.
"A seguito di un esposto presentato", raccontano da Adiconsum, "nel settembre 2021, l’Antitrust ha aperto un procedimento nei confronti del Gestore idrico da cui è conseguito il provvedimento sanzionatorio del 5 luglio 2022 che ha accertato le violazioni del codice del consumo e la responsabilità di Abbanoa per aver realizzato pratiche commerciali scorrette a danno dei propri utenti, vietandone l’ulteriore diffusione o continuazione e condannando la Società a pagare una multa da 5 milioni di euro. Provvedimento per il quale la stessa Abbanoa aveva proposto impugnativa al Tar Lazio chiedendone l’annullamento".
Si sono costituite in giudizio sia l’Agcm che Adiconsum, rappresentata dalla legale Giuliana Faedda e con il sostegno di Adiconsum Nazionale."Il Tar ha confermando totalmente la responsabilità di Abbanoa", scrivono oggi.
“Questa sentenza", commenta Il presidente Giorgio Vargiu, "dà ulteriormente ragione agli utenti del servizio idrico che hanno subito le condotte illegittime e scorrette da parte di Abbanoa. La sentenza del Tar ha ribadito che Abbanoa ha messo in atto pratiche commerciali scorrette e aggressive, contrarie alla diligenza professionale e idonee a falsare il comportamento economico dei consumatori e a violare i loro diritti riguardo la possibilità di eccepire la "prescrizione biennale" delle bollette”.
Nello specifico, sono stati confermati diversi comportamenti illegittimi di Abbanoa, sintetizzati in parte sempre da Adiconsum: "Non ha fornito informazioni chiare in bolletta: non indicava in modo esplicito gli importi delle bollette che erano "prescrittibili". Ha gestito male le richieste di prescrizione: non accoglieva i reclami o rispondeva in ritardo e in modo generico ai consumatori che chiedevano di applicare la prescrizione. Ha richiesto il pagamento di interessi moratori: in relazione a fatture che, seppur in ritardo, sono state pagate dagli utenti in anni di gran lunga precedenti all’ultimo biennio, senza informare gli stessi dell’intervenuta prescrizione biennale e comunicando, allo stesso tempo, che “gli interessi moratori non sono soggetti a prescrizione”.
E ancora "ha respinto le istanze di prescrizione: nelle ipotesi in cui queste erano riferite a bollette pagate dai consumatori, malgrado il pagamento dell’importo prescritto fosse stato determinato da una omissione dell’Azienda che aveva reso gli utenti inconsapevoli della possibilità di eccepire la prescrizione ed erano stati indotti in errore. Ha respinto le istanze di prescrizione: nei casi in cui vi era una presunta e non dimostrata responsabilità da parte dell’utente per cause ostative alla prescrizione che dovrebbero invece essere determinate con rigore e assoluta certezza, limitatamente a una condotta dolosa del consumatore, con onere della prova in capo al Gestore idrico".
“Nonostante Abbanoa avesse chiesto l'annullamento della multa di 5 milioni di euro – prosegue Vargiu - il Tar del Lazio ha sì ridotto la sanzione del 20%, portandola a 4 milioni di euro, ma a fronte dell’impegno in precedenza formulato all’Agcm di ricontattare tutti gli utenti interessati da queste pratiche commerciali scorrette e riconoscere loro la possibilità di eccepire la prescrizione e di restituire, nel caso, quanto già pagato. Adiconsum chiederà conto del rispetto di quanto promesso e, in caso di esito negativo, agirà in giudizio per tutelare i consumatori interessati.