CAGLIARI. Riapre la Città del Sole. Dopo le polemiche e il clamore per la chiusura dello storico negozio di giocattoli in via Oristano, la sede centrale di Milano ha deciso per riaprire il punto vendita di Villanova e fare così felici i tanti bambini (ma non solo). “È una grande vittoria per tutti noi”, commenta a caldo Roberta Parisi, una delle tre dipendenti mandate a casa il 19 aprile.
La data di riapertura non è ancora certa: sarà sicuramente entro maggio. Quello che invece si sa è che le tre commesse del negozio, Sarah Paolucci e Simonetta Lai, oltre a Parisi, verranno riassunte tutte. Questo era un punto fermo delle tre donne, che hanno sempre rispedito al mittente la proposta di tenere solo una di loro.
Ora invece la marcia indietro dell’azienda. L’accordo prevede un contratto a tempo determinato per un anno, part time per 20 ore alla settimana. “È una vittoria innanzi tutto di delle persone che ci sono state accanto in questo periodo e che ci hanno manifestato la loro solidarietà. A loro va il nostro grazie più grande”, affermano Parisi, Lai e Paolucci.
A seguire la loro vicenda è stato il sindacalista della Uil Cristiano Ardau, che all’indomani della chiusura del punto vendita, con conseguente licenziamento delle tre donne, si è subito attivato con l’azienda per cercare di trovare una soluzione. Il suo compito è stato fortemente agevolato dalla grande indignazione e mobilitazione della città.
Il nostro video con l’intervista alle tre commesse de La Città del Sole aveva suscitato clamore ed è stato condiviso centinaia di volte. Tanti bambini poi hanno appeso i loro disegni per Parisi, Lai e Paolucci sulle saracinesche sbarrate del punto vendita. Un gesto che è andato avanti per giorni da quel 19 aprile, quando i responsabili della catena hanno aspettato che uscissero i clienti per consegnare le lettere di licenziamento in tronco e chiudere nel bel mezzo della giornata lavorativa.
“Il negozio ha registrato una drammatica flessione delle vendite (meno 25% dal 2010 allo scorso anno) a fronte di costi inevitabilmente crescenti”, aveva spiegato l’azienda, proponendo di riaprire ma solo con Roberta Parisi, che però non voleva abbandonare alla loro sorte le sue colleghe e così ha rifiutato l’offerta e intrapreso con loro una dura lotta. Che finalmente dopo un mese ha portato ai risultati attesi, da tutta la città.
NEL VIDEO L'INTERVISTA REALIZZATA SUBITO DOPO LA NOTIZIA DELLA CHIUSURA