CAGLIARI. Convergenze programmatiche, governo del presidente, ritorno alle urne. A poco meno di ventiquattro ore dalla chiusura delle urne, il voto che ha trasformato la geografia politica del Paese interroga le forze in campo sui possibili scenari futuri. Lo tsunami a Cinque stelle - arginato solo in parte dal centrodestra grazie alla performance muscolare della Lega - travolge il Partito democratico e il suo segretario Matteo Renzi che in serata annuncia: “Mi dimetto, ma solo dopo la formazione del nuovo governo”.
Scenario speculare in Sardegna, dove il M5S supera il dato nazionale di dieci punti percentuali e fa cappotto nei nove collegi uninominali di Camera e Senato lasciando le briciole a un centrodestra in affanno e a un centrosinistra ridotto al lumicino: "Dobbiamo interrogarci sulla sconfitta e fare un bagno di umiltà ripartendo dal dialogo con la nostra gente", commenta in serata il segretario regionale dem Giuseppe Luigi Cucca.