CARBONIA. Lo hanno rintracciato nella tarda serata di ieri a Cagliari, dove era arrivato dall’Olanda probabilmente per mettere insieme il denaro per l’acquisto di una nuova partita di droga. I carabinieri della compagnia di Carbonia hanno arrestato Pierluigi Pani, 42 anni di Villasor ma da tempo residente a Emmen, con l’accusa di traffico internazionale di droga. Insieme al quarantaduenne sono finiti in manette anche Giampaolo Scintu e Luciano Tuveri, entrambi di 56 anni, residenti a San Nicolò d’Arcidano e San Sperate, ritenuti i suoi collaboratori.
L’operazione, coordinata dalla Dda di Cagliari e chiamata “The last Waltz”, è iniziata nel giugno 2017 e ha portato al sequestro di 26 chili di cocaina purissima (per un valore di oltre 2 milioni e mezzo di euro), un’auto di grossa cilindrata e oltre 20 mila euro in contanti. Pani è ritenuto il capo dell’organizzazione, che usava i mezzi (camion e furgoni) della ditta di trasporti di Tuveri, attiva nell’attività di import-export dall’Olanda. Lo hanno fermato a Cagliari, al termine di un lavoro complesso perché gli arrestati hanno utilizzato diverse strategie di comunicazione, con sistemi creduti sicuri e telefoni cellulari dedicati. Anche il trasporto della droga era sempre diverso: venivano preparati mezzi di trasporto ad hoc, con vani nascosti e sistemi di apertura con telecomando.
L’arresto di Pani e dei suoi collaboratori è l’ultima tranche dell’operazione, che già aveva visto i militari della compagnia di Carbonia, coordinati prima dal maggiore Giuseppe Licari e poi dal capitano Lucia Dilio, arrestare prima il camionista Giancarlo Deidda, 40 anni, lo scorso 2 giugno, fermato con 10 chili di cocaina nel cassone del suo autocarro. Ad agosto i carabinieri arrestarono altri due corrieri, Silvano Fasano e Stefan Lazarov, con altri 11 chili di cocaina nascosti nei longheroni di uno dei suv su cui viaggiavano. Qualche mese più tardi, a ottobre, vennero sequestrati oltre due chili e mezzo di cocaina nascosti in un pallet di merce varia, trovato in un distributore di carburante a San Sperate. Due settimane più tardi, infine, l’arresto di altri due corrieri, Domenico e Natavan Brancato, con circa quattro chili di cocaina.