CAGLIARI. Piena fiducia nel lavoro degli inquirenti ma forti dubbi sul “metodo utilizzato per l’arresto delle persone”. Questo scrivono in una nota congiunta le segreterie territoriali delle sigle sindacali Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil in merito agli arresti effettuati ieri mattina dal Nucleo investivo della Forestale nell’ambito dell’operazione Fluorsid.
“Non vediamo – si legge nel comunicato – come possa arrecare beneficio alcuno o utilità aggiuntiva alle indagini, mentre e stato vissuto dai lavoratori anche come un attacco al luogo e al lavoro stesso, con una irruzione a fabbrica in marcia, con tanta dovizia di mezzi e di sirene, generando l’idea, e il timore, che tutti quanti operano in quel sito lo fanno mettendo in pericolo l’ambiente e le persone".
“Non possiamo dare giudizi sul merito di quanto avvenuto ieri – aggiungono i sindacati - ma certamente confidiamo nel lavoro che la giustizia di questo paese come sempre saprà svolgere e, contemporaneamente, riponiamo fiducia nel lavoro che negli ultimi anni l’azienda Fluorsid tutta, dalla proprietà sino all’ultimo lavoratore, hanno fatto con dedizione e attenzione, in anni di crisi difficili, per la tutela e il mantenimento di una importante attività produttiva.
“Esprimiamo, pertanto, la nostra preoccupazione – prosegue il comunicato - e auspichiamo che non venga compromessa la continuità produttiva dello stabilimento e la salvaguardia dei posti di lavoro. Ci impegneremo in questa direzione a difesa del mondo del lavoro. Non sta a noi emettere sentenze e non vogliamo neppure confonderci con quanti giocano con troppa disinvoltura ad anticiparle, in genere con una propensione a confondere l’ideologia con l’accertamento dei fatti e delle responsabilità, che è opera seria, da svolgere con ogni dovuta attenzione, soprattutto a tutela delle vittime e delle terze parti coinvolte, ad iniziare dai lavoratori. Noi non abbiamo alcun dubbio che non si barattano i posti di lavoro in cambio della tutela della salute e dell’ambiente, e per questo siamo interessati a far piena luce sui fatti e sulle responsabilità, dei quali semmai i lavoratori risulterebbero due volte vittime. Perciò – conclude la nota - crediamo debbano essere mantenute ben distinte e separate le questioni che attengono all’attività lavorativa dall’eventuale compimento di atti illegali e dal doveroso loro accertamento da parte degli organi giudiziari".