CAGLIARI. "Il momento più difficile dei miei sedici anni di attività imprenditoriale. Inutile fingere: persone che io considero familiari sono in carcere ma noi abbiamo sempre agito per il bene del territorio e dell'economia, dei nostri dipendenti e di tutto il popolo sardo". Tommaso Giulini era in Consiglio comunale in qualità di presidente del Cagliari. Dal banco della giunta ha parlato anche della vicenda giudiziaria che ha coinvolto i vertici della sua società, la Fluorsid di Assemini: sette arresti per disastro ambientale, l'accusa della Procura di Cagliari.
Rispondendo alle domande della stampa all'uscita dal Municipio, il patron del Cagliari ha poi aggiunto: "Abbiamo avuto l'ultimo controllo poche settimane fa, non mi capacito di come sia potuto succedere tutto questo. Rimarrò qui fin quando questa vicenda non verrà risolta, ma ho fiducia nella giustizia". E riferendosi agli arresti di questa mattina: "E' come se avessero messo in carcere me, anzi forse avrebbero dovuto arrestare me e il presidente di Fluorsid Pasquale Lavanga e non sette nostri collaboratori. Spero di essere sentito per poter chiarire una volta per tutte questa vicenda".