CAGLIARI. Una brutta sconfitta, frutto di una prestazione assolutamente negativa rispetto alle precedenti, un fatto su cui ragionare in vista delle prossime gare. Lo 0-1 tra Cagliari e Fiorentina è lo specchio di una partita strana, tra una squadra che ha cercato la vittoria con ogni mezzo (i viola di Pioli) e un’altra che ha fatto di tutto per mantenere la porta inviolata (i rossoblù). Ancora una volta Cragno è stato il migliore in campo dei suoi, nonostante i problemi alla coscia, che nulla ha potuto sulla deviazione di Babacar all’83’. Testa ora alle prossime tre, difficilissime, gare contro Atalanta, Juventus e Milan.
I commenti a caldo dei tifosi all'esterno dello stadio
Lopez sorprende tutti e schiera Cossu in regia al posto dello squalificato Cigarini, con Van der Wiel confermato in fascia destra, con Faragò che si accomoda in panchina. Le prime fasi di gioco vedono i viola pericolosi in attacco in più di un’occasione, ma gli attaccanti di Pioli sembrano troppo innamorati della palla, senza mai impensierire Cragno, che fa la prima parata al 17’ sulla punizione di Veretout. Il portiere rossoblù risponde presente anche al 20’ sulla girata a terra di Simeone, che aveva eluso la marcatura di Romagna. Lopez nota le enormi difficoltà di Cossu in regia e al 24’ decide di invertire la posizione con Joao Pedro, che arretra a mezzala sinistra con Barella centrale. Un minuto più tardi occasione per Simeone che di testa mette in grossa difficoltà Cragno, che mette una pezza prima del rinvio di Andreolli. La sofferenza del Cagliari è evidente, con la Fiorentina ben più pimpante e sempre pericolosa ogni volta che si presenta dalle parti dell’area rossoblù. Il duello tra Cragno e Chiesa, due prospetti del calcio italiano, continua al 32’, con il portiere ancora preciso sulla botta in corsa dell’esterno destro ospite. Tre minuti più tardi ancora protagonista il figlio d’arte, che si intestardisce in un’azione personale conclusa con un tiro inutile, tra i rimproveri di Pioli e dei compagni, Benassi su tutti. Il primo tiro del Cagliari arriva al 37’ con un sinistro di Cossu deviato in angolo dalla difesa viola. Per il resto null’altro. Ancora Chiesa pericolosissimo al 41’, con un sinistro teso che sfiora il primo palo difeso da Cragno. In chiusura di primo tempo Joao Pedro ci prova da fuori, ma Sportiello accompagna con lo sguardo la palla che finisce a lato.
Il commento nell'intervallo
La ripresa si apre con il cambio Farias-Cossu, con Joao Pedro ancora nelle vesti di mezzala. Al 53’ ancora la Fiorentina vicinissima al vantaggio, con Romagna che salva letteralmente la porta di Cragno bloccando il sinistro a botta sicura di Simeone all’altezza del dischetto. Quattro minuti più tardi è Badelj a divorarsi lo 0-1, colpendo di testa tutto solo a due passi dalla porta, con palla fuori. Lopez butta dentro Faragò al 62’, ma non al posto di Van der Wiel bensì di Ionita, apparso stanco. Le fasi centrali del secondo tempo rispecchiano l’andamento generale del match, con la Fiorentina imprecisa davanti alla porta e un Cagliari impegnato a difendere lo 0-0. Pioli prova con il doppio centravanti, inserendo Babacar al fianco di Simeone, al posto di uno spento Thereau. Farias continua con il suo gioco evanescente, con preziosismi inutili e totalmente inadatti a una partita simile, con i fischi del pubblico della Sardegna Arena a certificarlo. Joao Pedro si fa ammonire e, diffidato, salterà la prossima partita contro l’Atalanta.
All’83’ il meritato vantaggio ospite con Babacar, lesto a superare Cragno eludendo la marcatura di uno spento Andreolli. Neanche l’ingresso - tardivo - di Sau all’85’ cambia il risultato.
Il commento prepartita