CAGLIARI. Sofferenza. Per medici e infermieri. E per i pazienti. I primi hanno a che fare con un flusso di richieste di aiuto impressionante e pressante, che conosce poche pause al giorno. Gli altri, quelli che hanno bisogno di cure aspettano. E stanno male, per ore. In ambulanza, in fila, in attesa che arrivi il risultato del tampone e che il personale possa dare loro assistenza. Succede ormai tutti i giorni fuori dagli unici due pronto soccorso aperti a Cagliari, quello del Brotzu e l'altro del Policlinico.
Sotto, i freddi numeri delle attese di un pomeriggio qualunque, quello di oggi. E non sono nemmeno alti come succede in altre giornate. Sopra, invece, il video con le voci sofferenti di chi è costretto ad attendere all'interno delle ambulanze. Sta male. Molto male. Ma ci sono altre priorità, bisogna attendere gli esiti dei test. E si può solo resistere. Oggi fra le tre e le quattro ore.

Il caso pronto soccorso di Cagliari oggi è entrato anche in consiglio comunale, con un'interrogazione rivolta al sindaco Paolo Truzzu presentata da Matteo Massa (Progressisti):
"Quando sarà riaperto il pronto soccorso di Is Mirrionis? Quale sarà il destino della sanità cagliaritana, tra ipotesi di realizzazione di nuovi ospedali e chiusura dei presidi ospedalieri Santissima Trinità, Binaghi e Marino?", chiede l'esponente dell'opposizione, "
Rivolgiamo un'interrogazione al Sindaco mentre si verificano file lunghissime al Policlinico di Monserrato e attese infinite al Brotzu: la situazione nei pronto soccorso cagliaritani, gli unici due attivi sui quattro esistenti nell'area metropolitana, a servizio di mezza Sardegna, è sotto gli occhi di tutti. Così come il sovraccarico di lavoro dei medici e del personale sanitario che, nonostante tutto, assistono ogni giorno centinaia di pazienti. La causa, come spesso sottolineato dalle associazioni dei pazienti e dagli stessi medici in servizio, è legata alla prolungata chiusura del Pronto Soccorso del Santissima Trinità di Cagliari". Dall'opposizione arriva una richiesta di intervento al sindaco.