CAGLIARI. Sardegna proibitiva. Almeno per ora e soprattutto per chi non è residente nell’Isola. Basta circolare sui siti di prenotazione per cliccare su una delle mete isolane: Cagliari, Alghero o Olbia. Bisogna mettersi le mani in tasca e tirare fuori almeno 600 euro. Poco cambia la città di partenza. “Come tutti gli anni mi sarebbe piaciuto tornare nella mia terra per Pasqua e trascorrere qualche giorno dai miei parenti”, dice Bruno Sedda, presidente del circolo di Bologna, “proprio ieri pomeriggio ho provato a fare una simulazione di preventivo e i prezzi sono davvero proibitivi, mi chiedo come possa spendere così tanto una persona per qualche giorno di vacanza”.
“Sono emigrato da oltre 40 anni e prima riuscivo a raggiungere l’Isola tutti gli anni”, dice Vincenzo Piras che gestisce una pizzeria in provincia di Torino ed è presidente del circolo dei sardi a Oulx, “da tre anni devo rinunciare, prima la pandemia, e ora i rincari, e i biglietti per l’Isola costano carissimi”.
Non va meglio se si sceglie la nave anziché l’areo. “Mille euro per andata e ritorno per due persone”, spiega Enea Mulas presidente Circolo sardo "Narada" Campi Bisenzio in provincia di Firenze, “faccio un appello alla sensibilità delle istituzioni affinché si dia la giusta attenzione a questa problematica”. “A questo punto meglio lavorare”, sbotta Federica Stroscio che è emigrata in Puglia, “sono un medico, la mia famiglia è sarda e anche i miei amici sono in Sardegna, per Pasqua avrei voluto poter riabbracciare la mia terra, ma questo non è possibile, il caro biglietti è eccessivo, a malincuore rimarrò qua e lavorerò”.