CAGLIARI. Era il 13 ottobre del 2020 quando il governo decise di imporre l'obbligo di mascherine all'aperto. A Palazzo Chigi c'era ancora Giuseppe Conte. Oggi, dopo 16 mesi, l'Italia intera dice addio alla misura. Niente più vincoli in base al colore delle regioni: in nessuna regione d'Italia, neanche in zona rossa, sarà obbligatorio indossare le mascherine all'aperto, anche se rimane la necessità di averla sempre con sé in caso ci si trovasse in una situazione di assembramento e non si riuscisse a rispettare la distanza di sicurezza. 

È il primo passo verso un ritorno alla "normalità": il giro di boa decisivo sarà però il 31 marzo, giorno di scadenza dello stato di emergenza, quando con tutta probabilità ci sarà un ulteriore allentamento delle restrizioni e, forse, anche delle misure relative al Green pass, partendo "dai luoghi all'aperto", anticipa il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Ancora presto invece per parlare di revoca dell'isolamento per i positivi asintomatici, anche se l'altro sottosegretario, Pierpaolo Sileri, non nasconde che l'idea c'è.

Da oggi, venerdì 11 febbraio, si torna anche a ballare. Riaprono le discoteche per chi è sopravvissuto a due anni di chiusure con pochi (e brevi) intervalli. Le regole saranno comunque rigide: super green pass per entrare e capienza (al chiuso) al 50%.