CAGLIARI. Convinta nazifascista, tanto da tenere in casa busti di Hitler e Mussolini, riviste sui due dittatori e biglietti d'auguri con la svastica. A gennaio del 2020 ha impedito alla figlia minorenne, studentessa di un istituto tecnico, di prendere parte a due lezioni di una docente considerata "ebrea".
Per questo, secondo quanto riportato da L'Unione Sarda in edicola oggi, una cinquantunenne cagliaritana è indagata per diffamazione, per aver offeso la docente di religione cattolica dell'istituto, e propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione.
Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, il 15 gennaio, quando era prevista una lezione su quel genocidio e sulla Giornata della Memoria, l'indagata si era presentata all'istituto per portare via la figlia sostenendo davanti ad alcuni testimoni che «un'ebrea non ha nulla da insegnare, in modo particolare per quanto riguarda la religione».
Scena simile una settimana dopo, quando la madre era tornata a prendere la ragazza aggiungendo (anche in quel caso davanti a diverse persone) che se «l'ebrea» non l'avesse fatta uscire un'ora prima, avrebbe provveduto lei.