CAGLIARI. E per un’altra settimana, quella che inizia lunedì 13, la Sardegna dovrebbe restare in zona bianca. La buona notizia, che dovrebbe essere ufficializzata venerdì dopo il monitoraggio della cabina di regia, arriva dal numero dei ricoveri in area medica, quelli che tengono l’isola sul filo da almeno tre turni. Il dato è quello estrapolato dai report del martedì, quindi di oggi.
L’aggiornamento dice che i posti letto utilizzati per pazienti non gravi sono in calo: erano 235 ieri, sono 232 nelle ultime 24 ore. Con un tasso di occupazione del 14,5%. Al di sotto, quindi, della soglia massima del 15%. Una percentuale, stabilisce il decreto attualmente in vigore, che può essere raggiunta ma non superata. Pena il passaggio in gialla. E non è stata superata, nemmeno questa volta.

Fuori parametro, invece, i ricoveri in terapia intensiva. Dove la situazione, secondo l’ultimo aggiornamento, è in peggioramento: qui i pazienti, con tre nuovi ingressi in 24 ore, sono 30 in tutto. Con un tasso di occupazione del 14,7%. Le statistiche sono chiare: tutti i malati gravi, salvo una percentuale risibile, sono non vaccinati.
L’indicatore che lascia ben sperare invece è quello dell’incidenza. Oggi sono stati registrati 99 casi: l’Isola torna sotto quota 100 nuove positività dopo quasi due mesi. Durante la settimana non succedeva dal 13 luglio. Meno di 100 erano stati registrati anche il 19, ma era un lunedì e il dato è poco affidabile. Di conseguenza cala anche il numero di nuove positività settimanali ogni 100mila abitanti, già sotto il 100 da ieri. Oggi è a 92.
L’onda è passata. A essere travolti sono soprattutto coloro che hanno rifiutato il vaccino. Perché intanto, in Sardegna, si contano anche tre nuove vittime.