RUINAS. Quattro malviventi sono stati arrestati oggi dai carabinieri ritenuti responsabili, in concorso fra loro e a vario titolo dei reati di: tentato omicidio, rapina aggravata dall’uso delle armi e altro. Salvatore e Stefano Sanna, pluripregiudicati dell’area cagliaritana, avrebbero picchiato a sangue Giovanni Pisu, il tre marzo scorso a Ruinas, durante una tentata rapina, colpendolo con delle pietre fino a ridurlo in prognosi riservata.
Le misure cautelari sono state effettuate stamattina dai carabinieri della Compagnia di Mogoro in collaborazione con quelli del Nucleo Investigativo di Oristano e della Compagnia di Cagliari, supportati dai militari dello Squadrone Carabinieri Eliportati "Cacciatori di Sardegna".
Hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Oristano, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Dalle indagini è emerso che l’episodio può essere ricondotto "ad un possibile rendimento di conti per debito di droga, riferibile al commercio di cocaina da immettere sul mercato del basso campidanese (provincie di Oristano e Sud Sardegna)", scrivono i carabinieri su un comunicato. "Gli accertamenti, sviluppati attraverso perduranti attività tecniche e dinamiche di tipo tradizionale, hanno consentito di individuare Stefano e Salvatore Sanna quali autori materiali del violento pestaggio, rubricato per efferatezza e modalità esecutive in tentato omicidio. Analoghi esiti si ottenevano anche su Giovanni Pisu che è risultato, insieme al complice Gian Luca Lostia (anch’egli oggetto del medesimo provvedimento cautelare), responsabile di tentata rapina aggravata, con uso di armi da fuoco illegalmente detenute, nei confronti dei due pluripregiudicati aggressori, finalizzata ad estinguere un precedente debito di droga. Nel corso delle attività odierne sono contestualmente svolte ricerche finalizzate ad acquisire utili elementi di riscontro per sviluppare ulteriormente il quadro indiziario emerso".