CAGLIARI. I colori della festa si erano già trasferiti sulla Sulcitana, al seguito del cocchio. A Stampace, rione cuore pulsante del rito, è rimasto qualcosa di più dell'eco del passaggio di migliaia di fedeli.
Sono da poco passate le 21, 30, davanti alla chiesa di San Michele, in via Ospedale. Un gruppo di uomini passeggia, si ferma sulla gradinata. Gli uomini si dispongono nella classica formazione dei cori. E partono. L'Ave Maria in sardo, cantata, riempie le strade del quartiere. I residenti si affacciano alle finestre, si respira un'aria emozionante. Non era unìimprovvisata. Quegli uomini fanno parte del coro di Monti. Un'esecuzione da brividi, conclusa con l'applauso dei passanti affascinati.