CAGLIARI. Giovanni Nuvoli e Walter Piludu sono due sardi, malati di Sla, che con le loro battaglie hanno "mosso le montagne e aperto la strada alla legge sul testamento biologico".
Così Marco Cappato, dell’associazione Luca Coscioni, ha dedicato la sua visita a Cagliari a loro. Ricordando le loro storie, soprattutto quella di Piludu, che ottenne dal tribunale di Cagliari, prima sentenza in Italia, la sospensione della ventilazione con anestesia.
Oggi l’eutanasia esiste, ma è clandestina. Per questo si lotta per arrivare a un referendum che la renda legale. I banchetti per la raccolta firme sono presenti in tutta Italia. L’obiettivo è quello di arrivare a 500 mila sottoscrizioni entro il 30 settembre.
Solo in Sardegna ad oggi se ne contano oltre 10mila e più di 5mila arrivano dalla provincia di Cagliari, seconda città italiana per numero di firme in rapporto alla popolazione. In tutta Italia oltre 370mila. E oggi a Cagliari, in piazza Yenne ha preso parola anche il consigliere regionale ed ex sindaco di Cagliari Massimo Zedda.
Tra i sostenitori anche il sindaco di Quartu Graziano Milia. Mentre tra i certificatori delle firme era presente il presidente dell'ordine degli avvocati di Cagliari Aldo Luchi. Si cercano volontari.
“Chiedo a chi è convinto di unirsi lo può fare attraverso il sito”, dice Cappato che si rivolge anche a chi ancora non ha firmato, “oggi si firma perché il referendum si possa ottenere, sono passati 37 anni dal primo deposito di legge senza che mai il parlamento se ne sia occupato, facciamolo noi, possiamo farlo con il referendum”.