CAGLIARI. "Crediamo sia sbagliato dare una patente di destra al partito sardo d'Azione con il quale, al di là delle recenti scelte regionali, su cui abbiamo anche responsabilità, condividiamo storia e valori che covano sotto le braci". Sta tutto in questo passaggio il senso del comunicato del Pd di Carbonia che, da una piccola frattura territoriale, rischia di creare un terremoto nella coalizione di centrosinistra a livello regionale.
La nota è dei giorni scorsi. È la risposta alle critiche arrivate dagli alleati di Articolo Uno che contestavano la decisione del Pd di allearsi, per le Comunali, con "Carbonia avanti", la lista civica che fa riferimento al consigliere regionale del Psd'Az Fabio Usai.
Quindi: avversari a Cagliari, insieme a Carbonia. I democrat locali difendono la scelta facendo una netta distinzione fra il Psd'Az regionale e quello territoriale (Usai è tra i meno allineati con la guida di Christian Solinas). Il primo alleato con la Lega, anche a causa del Pd (il documento contiene una sorta di mea culpa), il secondo invece più mutevole e incline a condividere un percorso di governo anche con realtà del centrosinistra.
Una visione che non piace a esponenti di peso del Pd. Come Romina Mura, deputata: "Allearsi, oggi, con questo Psd’Az significherebbe allearsi con Christian Solinas. In quanto tale sarebbe scelta folle, incomprensibile, che oltre a non condividere, non riesco nemmeno a immaginare", scrive a conclusione di un lungo ragionamento.
La polemica agostana è servita. Ed è una ritorno di fiamma di quella che era stata innescata da un altro esponente Pd, Gianfranco Ganau, che aveva auspicato un governo centrista per la Sardegna. Poi aveva corretto il tiro, spiegando che si riferiva al futuro. ma tanto era bastato all'alleato Massimo Zedda per chiedere che si uscisse dall'equivoco. Che è rimasto.