ARZACHENA. Visite guidate alle aziende di lavorazione del sughero, escursioni alle chiese campestri e agli olivastri millenari, canyoning e mercatini natalizi. Sono solo alcune delle proposte che i comuni della Gallura stanno organizzando per rilanciare il turismo nella stagione autunno/inverno. Per poter rendere concreto questo ambizioso progetto è necessaria una efficace sinergia tra le amministrazioni galluresi.
È questo lo spirito con cui venerdì 3 novembre i rappresentanti dei comuni di Aggius (Andrea Altea), Aglientu (Marco Addis), Badesi (Roberto Pirodda), Calangnanusi (Antonio Piga), Luogosanto (Antonio Loriga), Luras (Mauro Azzena), Sant’Antonio di Gallura (direttivo della Pro Loco), Santa Teresa Gallura (Stefania Taras) e Trinità d’Agultu (Patrizia Pruneddu e Laura Suelzu) si sono incontrati nell'aula consiliare di Arzachena per discutere di “Comuni in rete: costruire un’offerta turistica”. A patrocinare l'iniziativa il primo cittadino Roberto Ragnedda e l’assessore al Turismo e all'Agricoltura, Stefania Filigheddu. L'invito, esteso a sindaci e assessori al turismo dei Comuni di Aggius, Aglientu, Badesi, Bortigiadas, Calangianus, La Maddalena, Luogosanto, Luras, Palau, Sant'Antonio di Gallura, Santa Teresa Gallura, Telti, Trinità d'Agultu, ha visto una grande partecipazione da parte degli amministratori locali.
"Nell’immaginario collettivo - ha dichiarato Ragnedda - Arzachena è un esempio per il turismo isolano. In realtà, per decenni al suo interno si è andati spesso avanti per compartimenti stagni. Da quando ci siamo insediati, lo scorso giugno, è stato necessario avviare un intenso percorso di dialogo e collaborazione con gli operatori, sfociato poi nel Team di coordinamento turistico".
"Da luglio lavoriamo per mettere in rete gli imprenditori e commercializzare i prodotti e servizi che offrono. Quello che abbiamo fatto all’interno del nostro territorio - ha spiegato il primo cittadino di Arzachena - da oggi vorremmo ampliarlo con il vostro coinvolgimento. Abbiamo bisogno di completarci e migliorarci, ne hanno bisogno i turisti che non si accontentano più di un unico prodotto, ma chiedono esperienze intense e contenuti da condividere. In poche parole: dobbiamo essere bravi a venderci come pacchetto Gallura, unico per varietà di bellezze naturali, per identità delle comunità locali, per ricchezza di tradizioni enogastronomiche. E dobbiamo farlo in tutte le stagioni".