CAGLIARI. Era chiaro dai numeri. Ora c'è anche la certificazione del monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità: in Sardegna c'è il quadro epidemiologico migliore d'Italia. Il governo ha accantonato l'incide Rt - che prevede il rischio di replicabilità del virus - ma il dato è lì, nelle tabelle. E l'isola ha il più basso d'Italia: 0,61, con la media nazionale a 0,78. nell'ultima settimana inoltre si è avuta un'incidenza di appena 25 nuovi contagi ogni 100mila abitanti: questo è l'unico dato - accompagnato dal tasso di occupazione degli ospedali - che conta ai fini dell'imposizione delle restrizioni.
Nell'Isola è così da due settimane. Se, come sembra ampiamente prevedibile, l'andamento dovesse essere confermato anche venerdì prossimo, la Sardegna sarà bianca dal primo giugno (o anche da lunedì 31 maggio, la data non è ancora stata stabilita). Un allentamento delle restrizioni che condividerebbe con altre due regioni: Friuli Venezia Giulia e Molise. Altre potrebbero seguire la settimana successiva. Cadrebbe quindi il coprifuoco e resterebbero solo l'obbligo di distanziamento e di mascherina all'aperto. Salvo che la Regione non decida di imporre restrizioni locali, come successo a marzo.
Intanto tutta Italia sarà in zona gialla da lunedì prossimo. Ecco le parole del ministro della Salute Roberto Speranza: "Con il monitoraggio e le conseguenti ordinanze di oggi l’Italia sarà tutta in area gialla. È il risultato delle misure adottate finora, del comportamento corretto della stragrande maggioranza delle persone e della campagna di vaccinazione".