CAGLIARI. L’indice Rt è il più alto d’Italia, aumentano i contagi, e i posti letto non bastano. Per questo la direzione ospedaliera di Cagliari corre ai ripari e oggi ha aperto il reparto Covid 3 al Santissima Trinità. E l'equipe del Binaghi composta da Cristina Foscoloni, Maria Paola Ledda e Loredana Roux, si sta organizzando per aprire tra una decina di giorni una nuova ala al primo piano, che potrà ospitare i pazienti con infezioni non gravi causate dal coronavirus. Ventisei posti letto che si aggiungono ai reparti Covid 7 e 8 del secondo piano che oggi contano 21 pazienti di cui 6 in terapia intensiva.
“Stiamo cercando di sopperire alle carenze che ci sono nel resto della Sardegna”, spiega Sergio Marracini, direttore del Presidio Ospedaliero Unico di Area Omogenea di Cagliari, “il Marino rimane chiuso perché il personale è stato trasferito nei vari hub dell’Isola dove si stanno somministrando le dosi di vaccino”.
E mentre rimangono al Santissima Trinità al palo le riaperture di Chirurgia generale e Urologia, le porte sono aperte per chi necessita di cure in Fisioterapia e o un servizio in Radiologia. Oggi i ricoverati al Santissima Trinità sono 170, 40 al Binaghi.
“Un peso forte sul presidio unico di Cagliari”, precisa Marracini, “stiamo cercando di affrontarlo come abbiamo fatto in passato. In terapia intensiva abbiamo 21 pazienti, ma quelli gravi sono anche in Pneumologia che è una sorta di semi intensiva, e anche una parte delle malattie infettive”.
Nessun timore di superare la soglia limite dei posti letto imposta dal governo. “Abbiamo cercato di mettere in sicurezza, così come in passato, tutti i pazienti che arrivavano in accoglienza covid al Santissima Trinità, anche sacrificando alcuni reparti che speravamo di riaprire per i no covid ma che dovranno attendere almeno un mesetto”.