CAGLIARI, La Sardegna ha tutti i dati in regola per entrare in zona bianca: sarebbe la prima regione in Italia. L'indice Rt è a 0,68 (0,61-0,74) e il rischio è basso. Lo dice anche il monitoraggio della cabina di regia nazionale (Istituto superiore di Sanità - ministero-Regioni) che ogni venerdì assegna le "pagelle" alle regioni per l'emissione delle ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, che regolano le restrizioni nei territori. Sono presi in considerazione i numeri che vanno dal 15 al 21 febbraio.
È la terza settimana di seguito, per l'Isola, che ha anche meno di 50 casi ogni 100mila abitanti. Sono appena 29,47. Significa zona bianca, secondo il decreto attualmente in vigore. Resta da capire se a Roma, leggi ministero, verranno considerate pericolose la manifestazioni della variante del virus, che ha fatto la sua comparsa anche nel Sud Sardegna, dopo Bono, Budoni, La Maddalena e San Teodoro (per stare ai casi accertati).
Stando a quanto trapela, l'Indice Rt nazionale si attesta allo 0,99 (tra 0,93 e 1,03). Tre regioni diventano arancioni (Lombardia, Piemonte e Marche, tutte in rischio alto pur con Rt sotto l'1) mentre Campania, Emilia Romagna e Basilicata viaggiano verso il rosso. Poi c'è il Molise che avrebbe chiesto di essere inserito nella zona con le massime restrizioni. La Liguria si avvia verso il giallo, in miglioramento.
COSA SUCCEDE IN ZONA BIANCA. In fascia bianca ci sarà libertà di spostamento e tutte le attività saranno aperte senza limiti di orari, mantenendo le norme di igiene, obbligo di mascherina e distanziamento. Riaprono i luoghi della cultura, come cinema, teatri, mostre e musei. E anche le palestre e le piscine tornerebbero a funzionare.
Ma se la Sardegna sorride, il quadro nazionale è molto preoccupante: "L'epidemia dopo un iniziale lento peggioramento, entra questa settimana nuovamente in una fase in cui si osserva una chiara accelerazione nell'aumento dell'incidenza nazionale – si legge nella bozza del documento della Cabina di Regia -. Alla luce dell'aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell'incidenza su tutto il territorio italiano sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari". Ancora, prosegue il report, che "la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e rimanere a casa il più possibile.