CAGLIARI. Siapiccia, Albagiara, Assolo, Mogorella, Usellus, Villa Sant'Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Setzu, Tuili, Ussaramanna, Gergei, Las Plassas, Pauli Arbarei, Villamar, Mandas, Siurgus Donigala, Segariu, Guasila e Ortacesus. Sono questi i comuni sardi indicati nella mappa della Cnapi, la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, che sarebbero interessati dalla costruzione dei depositi di rifiuti radioattivi nell'Isola, da avviare - secondo il programma - entro il 2025.
La mappa è riportata sul sito del Deposito nazionale. Sono 14 in tutto le aree individuate, 4 della provincia di Oristano, e 10 del Sud Sardegna. Secondo quali criteri sono state selezionate? Nel documento si legge che "presentano caratteristiche favorevoli alla individuazione di siti in grado di risultare idonei alla localizzazione del deposito attraverso successive indagini di dettaglio e sulla base degli esiti di analisi di sicurezza condotte tenendo conto delle caratteristiche progettuali della struttura del deposito".
L'elenco delle possibili zone in cui costruire il deposito nazionale si attendeva da sei anni: la mappa, finora, non era mai stata svelata.
