CAGLIARI. "Il Caffè Svizzero per ora resta dov'è, ne parleremo più avanti". Ha le idee chiare anche se non vuole parlare di progetti concreti, Rosetta Fanari, discendente della famiglia di imprenditori caseari di San Nicolò d'Arcidano (la Nuova Sarda Industria Casearia srl) che pochi giorni fa si è aggiudicata l'asta per l'acquisto di Palazzo Accardo, nel cuore di Cagliari offrendo 7 mila euro in più del prezzo di partenza stabilito dal Comune. "Il palazzo sarà nostro soltanto dopo che avremo stipulato il contratto di compravendita - spiega l'imprenditrice, co-titolare della Case Belle srl, società "che opera nei campi immobiliare, edilizio, del turismo e della ristorazione”- solo allora, a bocce ferme, potremo iniziare a valutarne l'impiego".
"Quel che è certo - rassicura - è che verrà rispettato il valore storico del bene: è quello il suo vero pregio". "Si è trattato di un investimento non indifferente (2 milioni e 700 mila euro, ndr), e anche la ristrutturazione avrà un bel costo - sottolinea è ovvio che i soldi non li fabbrichiamo, quindi il bene dovrà darci un ritorno economico: le idee sono tante, ma al momento non c'è niente di definitivo. Quel che è certo è che per il momento il Caffè Svizzero resta lì: che vivano tranquilli, ne riparleremo più avanti".