CAGLIARI. Il consiglio regionale è chiamato a votare un tema cruciale per la Sardegna: la riforma sanitaria. Ma il dibattito della massima assemblea sarda potrebbe virare su un altro argomento: i danni per l'immagine della Sardegna derivanti dalla campagna di stampa delle ultime settimane, che hanno dipinto l'isola come luogo di untori e come causa della ripresa del contagio di coronavirus in tutta Italia. A sollecitare l'inversione dell'ordine del giorno sono esponenti di maggioranza e opposizione. “In prima battuta si dovrà discutere degli attacchi dei giorni scorsi alla Sardegna additata come possibile ‘untrice’ per la diffusione del Covid-19 dopo i focolai nel nord”, dichiara il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau. Gli fa eco il collega dei Progressisti, Francesco Agus, sostenendo che “la questione va trattata subito perché è possibile raggiungere una sintesi".
A spingere per la discussione anche la Lega. Il capogruppo del Carroccio Dario Giagoni aveva annunciato la volontà di querelare i principali quotidiani nazionali. A confermare che il tema sarà affrontato è il presidente del consiglio, Michele Pais, in un video.
C'è da capire quando e se l'aula tornerà sulla riforma del sistema sanitario regionale. Il dibattito si dovrebbe incentrare su due articoli del testo di riforma. A dividere le fazioni è l'articolo 17, che riguarda il trasferimento dell’ospedale Microcitemico e dell’Ospedale Businco all’Assl 8. Una decisione che spaventa gli operatori dei due ospedali, appena usciti dal traumatico trasferimento all'azienda Brotzu, avvenuto ormai cinque anni fa. E una manovra che non trova d'accordo la maggioranza, con i Riformatori che si oppongono.