CAGLIARI. Il volontariato sardo rischia di interrompere la sua attività. L’Organismo nazionale di controllo ha deliberato - lo scorso 29 luglio - di non accreditare il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale.
Questo significa che le associazioni della Sardegna rischiano di non avere più accesso ad alcun tipo di finanziamento. Il centro isolano è l'unico sui 49 operanti in tutt'Italia a cui l'Onc ha negato l’accreditamento. Per questo il volontariato sardo si mobilita e interrompe le attività già programmate, chiedendo il sostegno delle istituzioni per risolvere la situazione. Sulla questione è intervenuta - proprio ieri - anche la conferenza episcopale sarda che ha diffuso un comunicato.
“Il mancato accreditamento consiste nella chiusura di tutti i finanziamenti e dell’attività. Significherebbe rinnegare un lavoro che va avanti da 20 anni, ripartire completamente da zero”, spiega Roberto Copparoni di Sardegna Solidale. “È inconcepibile perché il nostro modello è stato preso come spunto da altri enti internazionali”, continua. “È in atto un attacco che va avanti dal 1998. Siamo arrivati a questo punto perché le associazioni di volontariato per loro natura sono state sempre ostili a una politicizzazione del loro lavoro”.