CAGLIARI. Si parte dai 70 euro e si arriva a spenderne 400 in più per lo smaltimento dei rifiuti speciali al mercato di San Benedetto. L’aggravio dei costi riguarda circa sessanta operatori. Tutti coloro che vendono pesce e carne. Quelli che vengono definiti “rifiuti speciali” per loro, non lo sono per le utenze domestiche e per i ristoratori: ossa e interiora vengono buttate nell’umido.

“Avevamo un accordo con il Comune”, spiega Massimo Ruggiu, presidente del Comitato San Benedetto, “l’Eco Nord portava via i nostri rifiuti speciali ricevendo un fisso dall'amministrazione che si aggirava intorno ai due euro circa, più 24 centesimi che dovevamo pagare noi per ogni chilo di rifiuto. 0 Ma da un giorno all’altro la ditta ha lasciato l’incarico”.
Così i titolari dei box hanno dovuto riempire le loro celle frigorifere con tutti gli scarti, o talvolta chiedere anche ai clienti di portarsi via quelli dei pesci. “Il Comune ci ha abbandonato e chiesto di affidarci in maniera autonoma a una ditta”, dice ancora Ruggiu, “l’abbiamo trovata, ma i costi sono elevati, soprattutto perché non c’è più nessun sussidio da parte dell’amministrazione. Quindi si arriva ad avere un aggravio dei costi che parte dai 70, fino ai 400 euro al mese in più. Quando ancora paghiamo le conseguenze economiche della pandemia”.
Così i titolari dei box si rivolgono al Comune, tra proteste e lamentele. “Vogliamo che ci venga incontro per sostenere i costi”, ha detto Roberto Cois, titolare del box 45.
