CAGLIARI. La Torre dell’Elefante dovrebbe riaprire tra quattro mesi. Il condizionale è d’obbligo, perché un via libera alle visite era già stato annunciato. E, secondo i tempi promessi, sarebbe dovuto succedere quattro mesi fa. Invece i lavori inizieranno lunedì. Quelli di restauro si erano fermati tre anni fa, quando l’impresa incaricata dal Comune aveva fissato un ponteggio con i tasselli conficcati nelle pietre della torre medioevale più alta della città (dopo quella di San Pancrazio).
Le contestazioni erano arrivate da Maria Paola Morittu di Italia Nostra, poi era arrivato lo stop ai lavori dall’allora Soprintendente Fausto Martino. Era nato un botta e risposta tra il Comune (che diceva che la Soprintendenza sapeva e che non esisteva un’alternativa) e l’ente, che di fatto aveva portato a una situazione di stallo fino ad oggi.
“I lavori che partono lunedì prevedono la sostituzione degli innesti delle travi che sono state intaccate dai parassiti”, ha spiegato Gabriella Deidda, assessore comunale ai Lavori pubblici, “poi verranno sostituite le travi che ora sono nei depositi per la stagionatura. Negli ultimi tre anni è stata fatta l’analisi dei parassiti, le prove di carico, di staticità della torre”. L’impalcatura tanto contestata nel frattempo è stata rimossa, ora l’impresa ne usa una che deve controllare ogni 15 giorni. A disposizione ci sono 165mila euro circa. “In parte, 63, li abbiamo ricavati dall’accordo quadro, gli altri sono stati messi a disposizione in assestamento di bilancio”.