CAGLIARI. Doccia fredda per 17 operai ex Alcoa che oggi hanno ricevuto quelli che un tempo si chiamavano avvisi di garanzia in riferimento agli scontri avvenuti il 13 novembre 2012 con le forze dell’ordine durante la visita dei ministri Passera e Barca alla miniera di Serbariu (poi scappati in elicottero).
“È un’ingiustizia, ci rivolgeremo a un legale - ha commentato Rino Barca, segretario dei metalmeccanici della Cisl - chiederemo anche al ministro Alfano di mediare”. Le accuse sono pesanti: si va dalle lesioni al danneggiamento (e non solo) con l’aggravante che sono stati commessi nei confronti di forze dell’ordine. Gli avvisi arrivano proprio in un periodo durante il quale sono state avviate le interlocuzioni con il Governo e la fabbrica dovrebbe essere pronta a ripartire. Infatti la multinazionale americana dell’alluminio sarebbe vicina a raggiungere un accordo con la Cassa conguaglio del settore elettrico, ultimo tassello necessario per lasciare spazio (attraverso l'intervento di Invitalia) alla svizzera Sider Alloys, l'unica società che ha dato disponibilità a rilevare l'impianto. “Avevamo qualche dubbio che potessero arrivare, ma è vergognoso che arrivino proprio a ridosso della scadenza dei 5 anni”, ha ribadito Rino Barca.