CAGLIARI. "Numeri troppo alti, non possiamo sopportare un carico simile": parole pronunciate dall'assessore al Turismo Barbara Argiolas, riportate in un articolo della Nuova Sardegna in edicola oggi. Troppi turisti, quindi, nell'estate dell'Isola? Immediata la replica polemica del coordinatore regionale di Forza Italia Ugo Cappellacci: “Un assessore al Turismo che vuole scacciare i turisti non si è mai visto sulla faccia della terra", ha attaccato, "se oggi assistiamo ad un incremento dei visitatori è per via dell’instabilità e del terrorismo in altre mete, non certo per le fumose conferenze stampa in cui l’assessore intesta ai suoi giochi di parole l’arrivo di migliaia di persone in più nella nostra terra. Se intende sostenere le posizioni ideologiche e talebane in perfetto stile soriano – evidenzia Cappellacci - e se ritiene che i turisti siano troppi, allora si interroghi su a cosa serva un assessore al Turismo".
Affermazioni che non sono cadute nel vuoto. Tanto che la Argiolas ha sentito l'esigenza di spiegare il senso di quanto affermato ieri: "La Sardegna ha sempre fatto dell'ambiente e della sostenibilità ambientale il suo punto di forza. Promuoviamo spiagge incontaminate e selvagge che quest'anno ci hanno ricordato che non sono risorse infinite, ma che si consumano. Il turismo balneare rimane il nostro segmento principale, ma per pochissimi mesi e con un carico antropico che sta manifestando tutte le sue criticità", ha detto l'assessora, "Lo sforzo collettivo a cui siamo chiamati è continuare a lavorare per incrementare il nostro turismo, lavorare non solo sulla qualità dei servizi e delle strutture, ma anche e soprattutto su altri turismi, capaci di attrarre segmenti di domanda che si affiancano al balneare e capaci di posizionarsi in altri mesi dell'anno, mantenendo il nostro ecosistema in salute, affinché i nostri figli e i turisti che verranno d'estate anche tra dieci anni possano godere quella Sardegna incontaminata che tutti ci invidiano".