CAGLIARI. La fase due è iniziata per tutti. O quasi. Di certo non è cominciata per chi da due mesi aspetta di poter fare una visita medica di controllo o un intervento chirurgico. "Non è un'urgenza? Allora ci risentiamo quando sarà finita l'emergenza". Centinaia di persone in tutta l'Isola avranno sentito pronunciare questa frase, dall'altra parte della cornetta, da marzo a oggi. E così sono slittate altrettante (forse anche di più) visite specialistiche, controlli, operazioni. A quando, poi? Non si sa. "La sanità è rimasta ancora alla fase 1 - dice Antonio Luigi Sulis, presidente dell'Ordine dei Medici di Oristano - non abbiamo ricevuto nessuna disposizione per l'apertura delle attività ambulatoriali e per interventi programmati". Impossibile, quindi, sapere al momento se e quando gli ospedali torneranno alla normalità. E come lo faranno. Una cosa però è certa: dovranno far fronte a un numero importante di visite ed esami rimandati e posticipati, che andranno a sommarsi alle già lunghissime liste d'attesa, di cui tutti in Sardegna conoscono l'esistenza. E la preoccupazione, soprattutto tra i medici di famiglia, è tanta: "Ci sono tanti pazienti rimasti in attesa di essere operati o di poter essere visitati. Ricordiamoci che non c'è solo il Covid-19". Nel video l'intervista.