CAGLIARI. Decine di migliaia di piante sequestrate negli ultimi mesi, milioni di euro di valore. Le piantagioni di marijuana sono diventate un nuovo gigantesco business criminale in Sardegna: tutte le forze dell'ordine quasi quotidianamente effettuano sequestri di ingentissimi quantitativi di cannabis coltivata tra pianure e montagne.
Un fenomeno impressionante che stimola la riflessione del presidente dell'Associazione nazionale dei comuni in Sardegna, Emiliano Deiana: "Se fossimo in un posto normale questa sarebbe una delle priorità della società, della politica, delle istituzioni. Ma evidentemente non viviamo in un posto normale e si preferisce girare il capo dall’altro lato fingendo che tutto vada bene e senza notare lo sfascio che si sta producendo nelle famiglie e nelle comunità". Perché la marijuana ha soppiantato altre attività. "Se c’è una produzione così massiccia", prosegue Deiana, "è perché esiste una domanda altrettanto poderosa. Il proibizionismo ha prodotto questo state di cose. Si vuole continuare a far finta di nulla o si può pensare ad altro?". Non parla di legalizzazione, Deiana, ma il pensiero sembra sottinteso.
L'Isola delle piantagioni di marijuana: "Prodotto del proibizionismo, si può pensare ad altro?"
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