CAGLIARI. Parte la campagna contro l'odio online. Sotto il motto (hashtag) #odiareticosta è iniziata la battaglia legale contro coloro che augurano la morte sui social o di finire in mano agli stupratori, se la destinataria del messaggio è donna. Una delle prime adesioni è della scrittrice sarda Michela Murgia: Sei incazzato col mondo e quando torni a casa ti sembra di sfogarti augurando lo stupro o la morte a qualcuno? La tua vita fa schifo e il modo migliore per scaricare la frustrazione ti sembra quello di insultare chi non la pensa come te, meglio se donna?", spiega in un video, "Da oggi odiare ti costa". Perché partono le cause legali: "Non si tratta di opinioni, ma di reati".