CAGLIARI. Era ricoverata al Policlinico: a breve avrebbe dovuto partorire. Una gravidanza serena. Lunedì notte il tracciato non aveva segnalato anomalie. O, meglio, non ne sono state rilevate. Ieri mattina il dramma: il cuore del piccolo che portava in grembo batteva debolmente. Poi la morte. L'azienda ospedaliera universitaria ha avviato degli accertamenti interni per cercare di capire se il piccolo, atteso da una ragazza di 27 anni di Settimo San Pietro, M.M, non sarebbe riuscito lo stesso a vedere la luce oppure se ci fosse la possibilità di salvarlo.
La ragazza doveva essere sottoposta a un taglio cesareo, già fissato. Ma il piccolo non ce l'ha fatta. La mamma, il papà - che hanno già un bambino - e i loro familiari vogliono capire se un intervento tempestivo avrebbe potuto salvarlo: sostengono che i segnali di affaticamento del feto siano stati sottovalutati. Si sono già rivolti a un avvocato, Lorenzo Sessini. E a questo punto sarà l'autopsia, con l'inchiesta della Procura condotta dal Pm Daniele Caria, a stabilire le cause del decesso.
Sembra escluso, da una prima sommaria valutazione, che il bambino sia morto a causa del cordone ombelicale che lo ha soffocato.
Policlinico, il bambino muore prima del parto: indaga la Procura
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