CAGLIARI. Doveva essere un manipolo compatto di consiglieri regionali posti a presidio della giunta guidata da Christian Solinas. Invece il gruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale si è già spaccato: cinque componenti si sono scagliati contro la collega Carla Cuccu "colpevole" di essersi costituita in giudizio per opporsi il ricorso al Tar, presentato da alcuni cittadini attraverso l'avvocato Andrea Pubusa, contro la legge elettorale sarda (qui la notizia). Tra le contestazioni - che riguardano, tra l'altro, la presunta eccessività della soglia di sbarramento e quella del premio di maggioranza - c'è anche il mancato ingresso in aula del candidato proprio del Movimento 5 Stelle, Francesco Desogus. Una legge che nella scorsa legislatura era stata considerata come costruita ad hoc per tagliare fuori dall'aula il Movimento.
La Cuccu ha comunque deciso di opporsi al ricorso. Il motivo? Non si conosce: questa mattina la consigliera regionale pentastellata ha fatto sapere di non voler rilasciare dichiarazioni in merito. Soprattutto dopo che i colleghi hanno rilasciato una comunicazione congiunta: "Il resistere in giudizio esprime una posizione personale della Consigliera e non rispecchia la posizione del m5s regionale, prova ne sia che come primo atto abbiamo protocollato una proposta di modifica della legge statutaria proprio per superare le odiose adesioni tecniche e per dare il giusto diritto di tribuna ai candidati che superano la soglia di sbarramento". Una posizione espressa dalla capogruppo Desirè Manca e condivisa dagli altri eletti a 5 Stelle. Tranne che dalla Cuccu.