CAGLIARI. Un innocuo Tir parcheggiato su una strada secondaria a Capoterra, parallela alla Statale 195. È solo il terminale, segnalato quasi per caso da un passante, di un business militare che vale 180 milioni di euro. I protagonisti sono la Nato, Leonardo-Finmeccanica. E si muovono dentro i poligoni della Sardegna, in questi giorni teatro di una della più importante esercitazione dell'anno, la Joint Stars 2019.
A immortalare il mezzo, parcheggiato da un autista britannico, è stato un capoterrese che passava accanto a Maddalena Spiaggia. Era incuriosito dalle insegne. la società di trasporto è la Cpl Trans, società con sede a Appledore, piccolo centro della contea del Kent, nel distretto di Ashford, sulla costa sud occidentale dell'Inghilterra. A 84 miglia da lì c'è Yeovilton, sede della base aerea della Royal Navy che ospita la Joint Electronic Warfare Core Staff, agenzia della Nato che si occupa di sistemi di addestramento per la protezione elettronica. La sigla è Jewcs: la stessa che compare sui container caricati dal Tir parcheggiato a Maddalena Spiaggia.
Il ministero della Difesa britannico, lo scorso febbraio, dopo una gara internazionale ha aggiudicato all'italiana Leonardo, ex Finmeccanica, una gigantesca commessa da 180 milioni di euro, in quattro anni, nel settore dell'elettronic warfare.
Di che si parla? Lo spiega una nota diramata a conclusione dell'affare:" Quando gli alleati effettuano delle operazioni, il rischio di subire un’interruzione delle comunicazioni, dei segnali GPS e radar da parte del nemico è alto. L’addestramento è un fattore di estrema importanza per sperimentare queste condizioni e imparare a gestirle. JEWCS ha tra i compiti principali la formazione delle Forze Armate attraverso la simulazione di scenari ostili generati da contromisure elettroniche nemiche. Per fornire questi servizi, l’agenzia utilizza sistemi ad alta tecnologia nei siti di formazione dislocati in tutta Europa, consentendo alle Forze Armate di potenziare le proprie competenze in aree quali la sorveglianza e le contromisure elettroniche. Per un addestramento efficace", prosegue la nota, "la simulazione delle contromisure deve essere allo stato dell’arte, quindi al passo con gli ultimi sviluppi tecnologici delle forze avversarie. Leonardo è il principale fornitore europeo di tecnologia e training per l’electronic warfare e per questo contratto fornirà soluzioni per l’addestramento aereo, di terra e marittimo. Per le applicazioni aeree saranno forniti equipaggiamenti di autoprotezione per velivoli basati su pod, insieme a un’infrastruttura di analisi per la difesa dai missili antinave (NASMDEF – NATO Anti-Ship Missile Defence Evaluation Facility)".
Nei poligoni sardi quindi si fanno le esercitazioni old style, quelle nelle quali si spara. Ma i conflitti potenziali si giocano enormemente sulla tecnologia. E le truppe Nato non possono rischiare di rimanere isolate per un attacco elettromagnetico. Così ci si esercita a gestire le contromisure. In Sardegna, considerato sempre e comunque il luogo ideale.