CAGLIARI. Il mercoledì bianco della Sardegna, per solidarietà con la battaglia dei pastori per il prezzo del latte. Negozi chiusi in molti paesi, supermercati che abbasseranno le serrande per alcune ore in molti centri dell'Isola, sindaci che invitano alla mobilitazione di tutte le loro comunità, studenti in piazza (anche a Cagliari, in viale Trento c'è una manifestazione delle scuole). La mobilitazione è generale. Nata spontaneamente, con un passaparola sui social, ha assunto proporzioni inimmaginabili solo qualche giorno fa.
Uno degli appuntamenti è fissato al bivio per Lula della 131 Dcn. Qui, tra gli altri, il sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu ha convocato per le 10 il consiglio comunale. Molti altri primi cittadini parteciperanno al presidio convocato dagli allevatori. Numerosi sindaci hanno chiesto ai compaesani di appendere alle finestre delle lenzuola bianche, altri invitano a partecipare a manifestazioni convocate in paese (succede a Buddusò, per iniziativa di Giovanni Satta) o a convergere verso il bivio di Lula. La solidarietà rimbalza da Sadali fino a Escolca (per i due paese hanno parlato Romina Mura e Eugenio Lai).
Prosegue senza sosta il presidio degli allevatori a Thiesi, davanti allo stabilimento industriale dei Fratelli Pinna, considerati tra i responsabili del crollo del prezzo del latte. E nel pomeriggio si dovrebbe tenere, salvo diserzioni, la riunione in Regione (viale Trento, ore 15) tra industriali e associazioni dei pastori per cercare di mettere un tampone all'emergenza delle campagne. Non è escluso che venga improvvisata una manifestazione: Cagliari, finora, è rimasta tagliata fuori dalla protesta che, invece, è diventata centrale nella vita di coloro che abitano in tutti i paesi appena fuori dall'hinterland.
Il mercoledì bianco della Sardegna: serrate e cortei in tutta l'Isola per il prezzo del latte
- Redazione
- News