Sindaci contro Salvini, chi ha ragione? Lo abbiamo chiesto ai cagliaritani
CAGLIARI. "È estremamente grave che i sindaci di alcune città disobbediscano alla legge approvata dal Parlamento e firmata dal presidente della Repubblica. Ed è sconcertante assistere ai tentativi personali di alcuni sindaci di emergere da un’estinzione dei loro partiti ormai già avviata e sempre più irreversibile. Soprattutto quando si arriva, come ora, a negare persino la democrazia, le leggi, le Istituzioni". Sono le parole della deputata cagliaritana Emanuela Corda, capogruppo del Movimento Cinque Stelle in commissione Difesa. La parlamentare si schiera quindi al fianco del ministro dell'Interno Matteo Salvini a seguito dell'alzata di scudi, dietro i quali si sono trincerati anche molti sindaci sardi come quello di Alghero Mario Bruno e quello di Cagliari Massimo Zedda.
"Ricordo che questo provvedimento nasce dall’urgenza di mettere ordine al disastro in tema di sicurezza generato dai governi precedenti, e quindi dai loro partiti. Chi si riempie oggi la bocca di belle parole, come solidarietà e accoglienza, dovrebbe innanzitutto rammentare il caos che stavano generando certe politiche disinvolte e sconsiderate che ahimè hanno agevolato speculazioni sulla pelle dei disperati stessi favorendo il business di scafisti e mafie varie. Occorre fare delle opportune distinzioni", prosegue la Corda, "e sottolineare che tante sono state anche le opere di vero bene con l’intento di accogliere chi davvero fuggiva da quei paesi in eterno conflitto o da situazioni drammatiche di precarietà e disperazione. Per questo motivo dico che opporsi con prepotenza rifiutandosi di recepire gli effetti di una legge dello Stato, non sia la via più giusta per affrontare un tema così delicato. Invito i sindaci", ha concluso l'esponente dei Cinque Stelle, "al rispetto della legge e delle Istituzioni. E a non perseverare nell’utilizzo di tematiche così delicate per imporre ai propri cittadini posizioni ideologiche e propagandistiche".